Antropocene e antropocentrismo

Noi siamo l’ambiente cap.1 –

«Nessuno se non noi distruggerà la Terra e nessuno se non noi la salverà… Noi siamo il Diluvio e noi siamo l’Arca».

Questa citazione è tratta dal libro “Possiamo salvare il mondo, prima di cena” dello scrittore americano Jonathan Safran Foer, il titolo originale rende ancor più l’idea “We are the weather”, ovvero noi siamo il clima.

Ed è proprio a questo libro, letto di recente (e che vi consiglio caldamente), che mi sono ispirato per scegliere il titolo di questa rubrica dedicata alle relazioni tra uomo e ambiente, che ho intitolato “Noi siamo l’ambiente”.

Nei prossimi giorni parleremo di impatto ambientale, del riscaldamento globale e dell’entità del problema, della mancanza di azioni concrete da parte dei Governi mondiali, del ruolo delle organizzazioni ambientali, dei piccoli accorgimenti che tutti noi possiamo mettere in atto per vivere in maniera più sostenibile, ma anche di alcune delle attività che il Movimento per la Difesa dei Territori ha portato avanti negli anni su questo tema, principalmente con le scuole.

Oggi iniziamo parlando di Antropocene e antropocentrismo.

L’ambiente per definizione è tutto ciò che ci sta attorno, quindi dire “noi siamo l’ambiente” può sembrare inappropriato, ma molti scienziati definiscono ormai la nostra epoca geologica Antropocene (delle parole greche “anthropos”, che significa “essere umano”, e “kainos”, che significa “nuovo”), perché l’influenza umana ha raggiunto un livello tale da alterare in modo sostanziale i processi naturali della biosfera e dell’atmosfera del pianeta.

Di fatto la nostra era sarebbe l’Olocene, ma dopo 11.700 anni di relativa stabilità climatica, l’uomo ha smesso di progredire in maniera sostenibile e le attività umane sono diventate una forza dominante nel plasmare il nostro pianeta.

Questa transizione sarebbe dovuta principalmente all’aumento della popolazione umana, all’industrializzazione, all’urbanizzazione, all’agricoltura intensiva, all’estrazione delle risorse naturali e alla produzione di rifiuti.

L’Antropocene è aimè caratterizzato dall’aumento dell’emissione di gas serra, dall’inquinamento dell’aria, dell’acqua e del suolo, dalla deforestazione, dall’urbanizzazione, dalla perdita di biodiversità e dal cambiamento climatico. Questi processi stanno causando gravi conseguenze sull’ambiente, sulla salute umana e sulla biodiversità del pianeta.

Il concetto di Antropocene sottolinea l’importanza di comprendere e affrontare l’impatto delle attività umane sull’ambiente e promuove la necessità di pratiche sostenibili per garantire la sopravvivenza delle future generazioni.

Indubbiamente la nostra è un’era antropocentrica, in cui gli interessi e le preoccupazioni umane sono considerati prioritari rispetto agli interessi delle altre specie e degli ecosistemi naturali, e ciò porta a quella serie di conseguenze negativa sull’ambiente a cui abbiamo accennato; tuttavia, ci sono anche argomenti che sostengono che una certa forma di antropocentrismo sia necessaria per garantire la sopravvivenza e il benessere delle società umane, ma dovrebbe essere bilanciato con un approccio responsabile verso l’ambiente e le altre specie, ecco perché possiamo dire “noi siamo l’ambiente”, nel bene e nel male.