L’importanza dell’acqua

Lago Ancipa

La superfice terrestre è coperta per il 70% di acqua (1.386 miliardi di km3, ovvero 1386 trilioni di m3), l’uomo stesso è composto per il 60% d’acqua. Si può sopravvivere qualche settimana senza cibo, ma non si può sopravvivere senz’acqua per più di 3 o 4 giorni (in condizioni climatiche buone), una perdita d’acqua pari al 10% del peso corporeo produce sintomi fatali.

Il 97% dell’acqua è salata, il 2% è contenuta nei ghiacciai, lo 0,5% dell’acqua è potenzialmente potabile, ma solo l’1% di questa acqua è facilmente accessibile perché superficiale, ovvero circa 100mila km3.

Ma anche se ancora abbondante, non è una risorsa distribuita in maniera omogenea, ci sono vaste aree nel mondo soggette a stress idrico. Nell’antichità le città si costruivano esclusivamente vicino a laghi e corsi d’acqua, ma poi l’uomo ha cominciato a deviare ed imbrigliare i corsi d’acqua e costruire acquedotti per portare l’acqua dove ce n’è bisogno.

Il consumo mondiale annuo d’acqua secondo UNESCO ammonta a 4.600 km3. L’acqua è una risorsa essenziale non solo per il nostro organismo ma per tutti i settori e i processi produttivi. Il 70% dell’acqua dolce è usata nell’agricoltura il 22% nell’industria e solo l’8% per il consumo umano.

Il consumo medio per abitante in Italia è di circa 155 m3 l’anno, incluse le perdite di rete (che in media sono del 40%, ma arrivano al 50% in Sicilia), ovvero circa 420 litri a persona al giorno, 250 litri escludendo le perdite.

In casa utilizziamo l’acqua per bere e cucinare, per lavarci, per i servizi igienici, per le pulizie domestiche, per lavare i capi d’abbigliamento e le stoviglie e anche per il riscaldamento.

Il consumo tipico è riassunto in questa tabella:

La crisi idrica

Nella seconda parte del 2024 la crisi idrica della Sicilia, con l’esaurimento della maggior parte degli invasi, in particolar modo quelli delle aree interne, sono arrivati i razionamenti idrici, con un grande impatto sulle attività commerciali e tutti i cittadini.

Nelle case siamo stati costretti a rivedere le nostre abitudini per economizzare l’acqua in modo da far durare le riserve dei serbatoi privati fino al turno successivo. A seconda della riserva a disposizione, i nuclei familiari hanno dovuto adottare strategia che andavano dall’ottimizzazione dei lavaggi in lavatrice (per ridurli il più possibile), ai lavaggi limitati solo alle ore di distribuzione d’acqua; dal ridurre il numero di docce e la durata, all’utilizzo del bidet; l’acqua veniva recuperata per utilizzarla per le piante o per lo sciacquone del WC, che non veniva azionato se non quando strettamente necessario; nei casi limiti alcune famiglie hanno dovuto optare per piatti e bicchieri di carta e addirittura smettere di cucinare.

Per fortuna a dicembre è arrivata la tanta attesa pioggia e anche la neve e l’acqua è iniziata ad arrivare negli invasi, con la conseguente riduzione dei razionamenti, e più acqua a disposizione per le famiglie.

Sicuramente da questa crisi abbiamo imparato a nostre spese quanto sia fondamentale la risorsa idrica nelle nostre case, anche se al momento sembra esserci acqua in abbondanza, è importante continuare a mantenere alcune delle abitudini adottate durante la crisi. Non è necessario adottare misure straordinarie, è sufficiente usare la testa per non sprecare l’acqua, ad esempio possiamo: chiudere sempre il rubinetto quando non è necessario far scorrere l’acqua (come ad esempio mentre laviamo i denti o facciamo la barba) e possibilmente aprirlo al minimo, usare lavabiancheria e lavastoviglie sempre a pieno carico, fare docce veloci recuperando l’acqua in un secchio piuttosto che farla scorrere mentre si scalda. Con questi piccoli accorgimenti, come vediamo in tabella, possiamo più che dimezzare il consumo di acqua a persona.

Se poi vogliamo veramente fare la differenza, possiamo cambiare le nostre abitudini alimentare e ridurre i cibi che hanno un alto impatto in termini di acqua necessaria per produrli. Come già sappiamo ridurre il consumo di carne e formaggi introducendo al loro posto frutta e vegetali non solo fa bene alla nostra salute ma anche all’ambiente.